Tra i tanti fattori che incidono sul posizionamento di un sito sui motori di ricerca c’è anche (se non soprattutto) la qualità dei suoi contenuti ed il modo in cui questi vengono scritti. I testi pubblicati devono presentare diverse qualità: non solo devono essere originali e scritti bene, ma devono anche essere redatti in modo da rispondere esattamente alle esigenze dell’utente e seguendo le regole della Search Engine Optimization. Non si parla più quindi di semplice scrittura, ma di SEO Copywriting: scopriamo quali sono le regole da seguire per scrivere un articolo per il proprio sito e posizionarlo al meglio sui motori di ricerca.
Cos’è la SEO Copywriting e perché è così importante
Saper scrivere bene è importante, ma per riuscire a diventare dei creatori di contenuti testuali per siti web non è sufficiente. La SEO Copywriing è una vera e propria arte, una capacità di redigere testi in grado di coinvolgere gli utenti e conquistare le prime pagine nei motori di ricerca, grazie alla scrittura dei testi SEO. Un testo o un articolo che non segue questi criteri non potrà essere trovato dai navigatori, quindi non verrà letto e non porterà alcun beneficio al sito. Quello del copywriter per il web è un mestiere affascinante, una delle nuove opportunità di lavoro offerte dal mondo dell’internet, ma è anche un’attività complicata per la quale sono necessarie competenze specifiche, passione ed una certa dose di fantasia.
L’obiettivo di un SEO copywriter è quello ci di creare contenuti in grado di coinvolgere gli utenti e di essere premiati da Google con un buon piazzamento nelle pagine di ricerca relative alle parole chiave scelte. Ma come si fa a scrivere un articolo del genere? Ovviamente bisogna conoscere bene la grammatica e scrivere bene, ma poi bisogna seguire alcune regole della SEO on-site, ovvero quei piccoli interventi che permettono di ottimizzare l’articolo per i motori di ricerca. Riuscire ad ottenere un buon piazzamento nella SERP è fondamentale: la stragrande maggioranza degli utenti infatti si limita a considerare i siti che compaiono nella prima pagina dei risultati della loro ricerca e quasi il 70% dei clic si concentra sui primi tre link.
La scelta delle parole chiave
Quando si vuole scrivere un articolo in ottica SEO, la prima cosa da fare è riflettere sulle parole chiave. Innanzi tutto bisogna avere ben chiaro in mente l’argomento che si vuole trattare nel testo; poi bisognerebbe chiedersi “cosa cercherei io su Google per trovare articoli che parlano di questo argomento?”. Il discorso quindi parte da una o più parole chiavi principali e poi si sviluppa attraverso l’individuazione delle cosiddette keyword correlate, a cui bisogna anche cercare di dare un ordine di priorità. All’interno dell’articolo è possibile concentrarsi anche sulle parole chiave a coda lunga, che sicuramente hanno meno concorrenza.
Come scrivere un articolo in ottica SEO
Una volta scelte le keyword su cui si andrà a lavorare è possibile iniziare a buttare giù il testo. Ma parliamo di SEO Copywriting, non di semplice scrittura! Questo significa che l’articolo va redatto seguendo delle tecniche precise, a cominciare dalla sua struttura.
Il titolo
La scelta del titolo merita parecchia attenzione: deve essere efficace sia dal punto di vista dell’ottimizzazione del pezzo che dal punto di vista del coinvolgimento dell’utente. Deve essere composto da una frase che abbia un senso compiuto, deve contenere la keyword principale e deve essere in grado di attirare i lettori, di convincerli a cliccare per leggere tutto il testo. Il tutto deve essere condensato in circa 55/60 caratteri. Sembra difficile…e lo è! Ma sono cose che diventano quasi automatiche con la pratica e l’esperienza.
La struttura e lo stile di scrittura
Dopo aver trovato il titolo ideale si può iniziare a sviluppare il contenuto vero e proprio, ovvero il testo dell’articolo. Si sta scrivendo per il web, quindi bisogna tenere conto di diversi aspetti. Il testo non deve essere un blocco unico, ma deve essere organizzato in paragrafi, utilizzando frasi abbastanza corte e di semplice lettura. Per permettere al lettore di trovare subito le informazioni che cerca e per alleggerire un po’ la lunghezza delle frasi è possibile ricorrere agli elenchi puntati. Inoltre bisognerebbe separare i vari paragrafi utilizzando in modo opportuno e coerente i sottotitoli H2, H3 e così via.
Consigliamo di leggere anche l’articolo sulle Tecniche Di Scrittura Persuasiva per coinvolgere il lettore nelle campagne pubblicitarie e siti web.
Scrivendo un titolo ottimizzato ed efficace, il copywriter è riuscito ad attirare l’attenzione dell’utente e a portarlo sul sito. Il testo dell’articolo va scritto in modo da trattenere sulla pagina i lettori conquistati. L’introduzione quindi deve inquadrare bene l’argomento e far capire all’utente che proseguendo nella lettura troverà le risposte che stava cercando. Per mantenere viva l’attenzione del lettore si possono utilizzare diversi stratagemmi: a seconda del tipo di articolo si potrà utilizzare un po’ di umorismo, si può cercare di creare un legame (molti siti si rivolgono direttamente all’utente utilizzando il “tu”), oppure si può sottolineare cosa l’utente potrebbe perdersi se non continuasse nella lettura. Ovviamente, tutto questo deve essere fatto senza usare giri di parole inutili.
Keyword density e lunghezza del testo
Un errore molto comune che fanno i copywriter poco esperti è quello di ripetere troppo spesso la keyword: ovviamente la parola chiave deve essere presente nel testo, ma deve essere usata solo quando opportuno. Google non gradisce le forzature e l’eccessiva presenza della parola chiave (Keyword stuffing, se si vuole utilizzare un termine tecnico) diventa un errore di ottimizzazione. Il grassetto va utilizzato per sottolineare i concetti chiave dell’articolo: non bisogna abusarne e soprattutto non è necessario utilizzarlo per enfatizzare la parola chiave ogni volta che viene inserita nel testo.
Quanto deve essere lungo un testo per essere considerato appetibile agli utenti e per piazzarsi ai primi posti della SERP? Questa è un ottima domanda, ma la risposta è: dipende. Non esiste un numero fisso di parole che possa essere considerato perfetto. Sappiamo che Google tende a penalizzare i contenuti superficiali, premiando invece quelli che riescono a sviluppare il loro argomento principale, dando una risposta a tutti i dubbi che l’utente potrebbe avere. La lunghezza quindi deve essere adeguata all’argomento trattato.
Link e meta description
All’interno dell’articolo bisognerebbe anche inserire dei link. I link esterni (meglio se verso siti di qualità) sono perfetti per indicare le fonti; i link interni invece permettono agli utenti di muoversi tra le pagine del sito che possono interessargli. Naturalmente il link deve essere inserito in modo naturale all’interno del testo: anche in questo caso non bisogna mai fare forzature.
Chi realizza l’articolo deve pensare anche alla meta description. Quando un utente effettua una ricerca, nella pagina dei risultati compaiono i link con il titolo dell’articolo ed una breve descrizione del contenuto, una sorta di riassuntino introduttivo. Ecco, quella è la meta description. Naturalmente deve essere pertinente con l’argomento dell’articolo e deve essere scritta in modo accattivante: deve invogliare l’utente a fare clic.